
Ricordate tutti, vero, il Grillo Parlante che Collodi mette a consigliare e orientare Pinocchio?
Spesso e volentieri nella realtà attribuiamo al grillo parlante un ruolo quasi antipatico: è quello che ci mette in guardia, che ha sempre un suggerimento pronto, che è prodigo di opinioni su tutto, che bacchetta e fa un po’ il moralizzatore.
Nell’opera di Pinocchio rappresentava la saggezza del buon senso e anche un po’ quella vocina interiore che è la nostra coscienza.
Noi over 40, 50, 60, quando ci rivolgiamo ai nostri figli, a un giovane collega, a una ragazza che ci capita di conoscere, quante volte proviamo la tentazione del Grillo Parlante? Vorremmo che la nostra esperienza fosse maestra per gli altri, vorremmo orientare e supportare con le nostre conoscenze.
Magari non abbiamo alcuna intenzione di essere pedanti e invadenti eppure succede che i nostri moniti siano letti proprio come bacchettate che tarpano le ali.
Succede perché ciascuno desidera sbagliare e imparare da sé, succede perché la saggezza qualche volta appare noiosa, succede perché l’impazienza scalpita e non vuole freni.
E a noi piace incontrare il Grillo Parlante? Lo ascoltiamo o preferiamo cedere al nostro istinto e alle nostre convinzioni? Ci fidiamo dell’altrui maturità, competenza, aiuto, o preferiamo cavarcela provando di persona?
In sostanza questo Grillo Parlante frequentemente è dentro di noi. Fa il moderatore delle nostre reazioni di pancia, dei nostri bollenti spiriti, della nostra voglia di trasgressioni. Quando è fuori di noi ed è incarnato da una persona vera, facciamo mille distinzioni: a qualcuno ci affidiamo e ad altri no, qualche parere ci sembra manna dal cielo e altri un’intollerabile supponenza.
È così, no?
In qualche misura siamo più tentati a dare suggerimenti che a riceverli.
Se il figlio che ci prodighiamo ad orientare fa di testa sua, siamo anche capaci di sgridarlo o di dirgli, a posteriori e in caso di scivolone, l’odioso “te l’avevo detto!”
Se è lui che è in vena di rifilarci qualche avvertimento, può darsi ci scappi di prenderlo per un impertinente!
Come possiamo trovare un equilibrio? Sono in cerca di risposte!